La fitta rete di fiumi e canali nella zona di Portogruaro permette di seguire le vie d’Acqua per chilometri e chilometri. In questo caso abbiamo provato ad unire un tratto della recente ciclovia realizzata lungo il Lemene con altri siti d’interesse nei dintorni di Portogruaro, ottenendo un anello ciclabile alla portata di tutti.
Il punto di partenza di quest’itinerario è Portogruaro ed in particolare l’Hotel Alla Botte, non lontano dalla stazione ferroviaria e si snoda per buona parte lungo il percorso cicloturistico denominato GiraLemene in quanto segue per buona parte lo scorrere dell’omonimo fiume.
Imboccando via S. Martino a destra alle spalle dell’hotel, ci si dirige subito verso il fiume Lemene sulle cui sponde si gira a sinistra per raggiungere Portovecchio. Si attraversa il fiume e poco oltre il centro del paese si trova l’accesso a Villa Bombarda, villa veneta privata che è talvolta accessibile durante feste o eventi particolari.
Proseguendo, dopo circa cento metri si trova sulla sinistra l’imbocco della nuova pista ciclabile lungo il Lemene. Il fondo è sterrato ma adatto anche a semplici bici da trekking. Il primo tratto si snoda tra i campi per poi avvicinarsi al fiume, tagliarne un’ansa ed inoltrarsi in un piccolo e suggestivo boschetto che si attraversa su alcune passerelle in legno. Il ritorno sull’asfalto ci indica l’arrivo ai mulini di Boldara, edificio ormai abbandonato.
Risalendo ancora il fiume Lemene su strade secondarie, si entra a Bagnara svoltando a destra alla rotonda principale. L’itinerario GiraLemene affronta un altro breve tratto sterrato per raggiungere i mulini di Stalis, decisamente meglio conservati dei precedenti. Vi consigliamo una sosta ed una breve passeggiata sulle passerelle presenti.
Non molto distante si trovano le fontane del Venchiaredo, una sorgente d’acqua citata anche da Ippolito Nievo nella sua opera “Confessioni di un italiano”. Entrati a Cordovado si attraversa il suggestivo Borgo Castello, annoverato tra i borghi più belli d’Italia: all’interno delle sue mura che sorgono sulle vestigia di un Castrum romano eretto lungo la via Augusta, si trovano edifici risalenti al XIII e XIV.
Uscendo dal paese si imbocca una strada secondaria che segue a distanza l’andamento della roggia Lugugnana fino a raggiungere, tra asfalto e sterrato, Teglio Veneto. Una brusca deviazione verso est permette di arrivare ad Alvisopoli, borgo che sorge attorno alla villa Mocenigo: il patrizio veneziano Alvise Mocenigo decise, nel XIX secolo, di realizzarvi la città ideale che prendesse il suo nome. Venne bonificata la campagna ed installata un’industria tessile che avrebbe dovuto rendere autosufficiente il borgo. Oggi resta poco del sogno di Alvise Mocenigo ma il borgo, la villa e la prospicente oasi WWF del bosco di Alvisopoli meritano di essere visitate.
Risaliti in sella si oltrepassa Fossalta di Portogruaro continuando a pedalare verso sud. Oltrepassata la statale 14, a Villanova S. Antonio si incontra un monumento naturale: la quercia secolare al lato della strada mostra tutti i suoi anni nel tronco nodoso e raggrinzito ma se si alza lo sguardo verso l’alto le verdi foglie che lo ricoprono la fanno sembrare una giovane quercia appena piantata.
L’ultimo tratto d’itinerario scende verso il mare su strade secondarie ed in parte sterrate fino a ricongiungersi al fiume Lemene poco a sud di Concordia Sagittaria. Si risale il fiume su piste ciclabili urbane che conducono fino alla bella piazza antistante la Cattedrale di Santo Stefano. Sul suo fianco si trovano alcune rovine dell’antica colonia romana Julia Concordia e non distante, anche se nascosto, si trova il bel battistero. Nella piccola cittadina sono presenti numerose rovine romane tra cui quelle di un ponte e delle terme, raggiungibili con pochi colpi di pedale.
La pista ciclabile che sale da Caorle e congiunge Concordia Sagittaria a Portogruaro lungo il Lemene fa parte anche dell’itinerario europeo Eurovelo 8, la via del Mediterraneo. Il ponte Rosso indica la vicinanza alla meta finale del percorso in bici nei dintorni di Portogruaro ma prima di rientrare all’Hotel Alla Botte non si può non fare una sosta nel centro della cittadina dove spicca il campanile pendente ed i molini di S. Andrea.
Dati tecnici:
KM: 42.8
Dislivello: 50 m circa
Terreno: Asfalto 80%
Sterrato 20%
Quando andare: da marzo a novembre
Difficoltà: 1 su 5
Panorama: 4 su 5
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